Sorveglianza sanitaria: quando è obbligatoria, cosa comporta e come gestirla

Pubblicato il 17 settembre 2025 alle ore 09:30

La sorveglianza sanitaria è uno degli aspetti fondamentali della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Non sempre è obbligatoria, ma quando lo diventa occorre gestirla correttamente, con il supporto di figure professionali competenti. Vediamo insieme quando è necessaria, in cosa consiste e come le aziende devono organizzarsi.


Quando è obbligatoria la sorveglianza sanitaria

La sorveglianza sanitaria è prevista dal D.Lgs. 81/2008 e diventa obbligatoria quando i lavoratori sono esposti a determinati rischi per la salute. In particolare, è richiesta in presenza di:

  • Movimentazione manuale dei carichi;

  • Uso di videoterminali (PC) per più di 20 ore settimanali;

  • Esposizione ad agenti chimici, fisici o biologici;

  • Rumore, vibrazioni, polveri o radiazioni;

  • Lavori in quota, ambienti confinati o altre attività ad alto rischio;

  • Lavoratori minorenni, disabili o con particolari condizioni di salute.

In sintesi: se nell’azienda sono presenti rischi specifici che possono compromettere la salute del personale, la sorveglianza sanitaria non è facoltativa ma obbligatoria per legge.


In cosa consiste

La sorveglianza sanitaria si concretizza in un insieme di attività coordinate dal Medico Competente, che comprendono:

  • Visite mediche preventive, per accertare l’idoneità del lavoratore alla mansione;

  • Visite periodiche, con cadenza stabilita dal protocollo sanitario;

  • Visite su richiesta del lavoratore, se correlate a rischi professionali;

  • Accertamenti specifici (esami strumentali o di laboratorio) quando necessari;

  • Giudizio di idoneità alla mansione, che può essere: idoneo, idoneo con prescrizioni, temporaneamente inidoneo, permanentemente inidoneo.


Come gestirla in azienda

Per le imprese, la gestione corretta della sorveglianza sanitaria comporta alcuni passaggi chiave:

  1. Nomina del Medico Competente, obbligatoria quando la sorveglianza è necessaria.

  2. Valutazione dei rischi, che consente di definire se e quali controlli siano richiesti.

  3. Predisposizione del protocollo sanitario, elaborato dal Medico Competente sulla base dei rischi presenti.

  4. Pianificazione delle visite mediche, preventive e periodiche.

  5. Gestione della documentazione sanitaria, che deve essere custodita dal Medico Competente e non dall’azienda.

Un aspetto importante: le visite e gli accertamenti devono essere effettuati durante l’orario di lavoro e a spese del datore di lavoro.


Perché è importante

Oltre ad essere un obbligo di legge, la sorveglianza sanitaria rappresenta uno strumento prezioso per:

  • Prevenire malattie professionali e infortuni;

  • Tutela della salute dei lavoratori;

  • Riduzione dei rischi legali e sanzioni per l’azienda;

  • Miglioramento del clima aziendale, grazie a un’attenzione reale al benessere delle persone.


Conclusione

La sorveglianza sanitaria non deve essere vista solo come un adempimento burocratico, ma come un vero investimento sulla sicurezza, sulla produttività e sul benessere delle persone che lavorano.
Per supportare al meglio le aziende, collaboriamo con numerosi medici del lavoro e ci avvaliamo di strutture qualificate per garantire ai nostri clienti la piena conformità normativa.
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